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CNL INFORMA


Data pubblicazione:
23.09.2022


Magazzino, quanto mi costi: aumentano gli affitti del mercato logistico

Crescono i canoni richiesti per le locazioni di immobili destinati alla logistica spinti da un’alta domanda e da un basso tasso di sfitto. Continua la tendenza già manifestata nello scorso anno che vede la valorizzazione degli spazi e degli edifici destinati alla logistica con canoni d’affitto e costi di manutenzione, operativi e gestionali degli asset logistici in crescita.

Anche in questo caso, secondo le analisi svolte dagli operatori sui principali mercati mondiali, la pandemia ha acuito la domanda di spazi a cui non ha fatto riscontro una analoga disponibilità dell’offerta.

La partita dei tassi di sfitto
I tassi di sfitto si sono così mantenuti bassi, in alcuni casi al di sotto del 3% in grandi metropoli come Londra, Hong Kong e Tokyo, secondo le valutazioni di Savills, uno dei colossi nel settore dell’immobiliare commerciale, in altri casi è stata quasi raggiunta la piena occupazione degli spazi.

Se a ciò si aggiunge l’aumento importante subito dai costi di costruzione, si ha un più preciso quadro di riferimento in cui collocare gli incrementi dei canoni di locazione che si registrano un po’ ovunque.

Dall’edilizia alle forniture, su i costi
In Europa, secondo le stime Savills, i costi sono aumentati negli ultimi 12 mesi del 6,7% a cui va però aggiunto in media un rincaro del 6% per oneri di manodopera, elettricità e combustibili. Negli Stati Uniti, con riferimento ai sette mercati principali, l’aumento è stato addirittura del 20,1% ed a Dubai del 7,7%.

Situazioni quindi piuttosto eterogenee e legate alle disponibilità locali di spazi ed immobili coerenti con la destinazione ma tutte accomunate dal persistente trend di crescita dei canoni logistici.

La situazione italiana
Seconda la rilevazione del Borsino Immobiliare della Logistica – H1 2022, realizzato dal Dipartimento di WCG in collaborazione con Nomisma, anche l’Italia non fa eccezione al panorama europeo e, nel primo semestre 2022, ha visto anch’essa crescere i canoni degli immobili per usi logistici.

Un incremento in linea con quello europeo che ha però interessato maggiormente le città del nord dove lo studio ha rilevato i seguenti range di prezzo (min-max) per l’affitto di un capannone: Firenze (60-80 euro/mq/anno), Prato (55-70 euro/mq/anno), Roma (55-68 euro/mq/anno), Genova (54-68 euro/mq/anno), Milano (57-65 euro/mq/anno).

Un dato positivo emerge anche dal fatto che il 67% delle trattative si è concluso entro i primi sei mesi dell’anno e che il tasso di sconto medio è stato inferiore al 10%.

Cresce la qualità degli immobili
Lo studio ha rilevato anche che il mercato immobiliare logistico non cresce solo in quantità ma anche in qualità, mostrando sempre maggiore attenzione alla sostenibilità degli edifici, fattore questo che dovrebbe invitare a prendere in considerazione la realizzazione di nuovi e più efficienti progetti nel settore.

A tale riguardo l’Italia da molti operatori mondiali del settore immobiliare è considerata sul piano degli investimenti logistici un mercato con grandi potenzialità di sviluppo e capacità, pertanto, di attrazione di investimenti relativi.

Si pongono in questo contesto, ad esempio, la costruzione di una nuova piattaforma logistica di quasi 19.000 mq a Parma che sarà operativa da fine anno, peraltro già completamente locata, nonché i progetti previsti in Lombardia per la fine 2023 per un totale di oltre 1,7 milioni di mq.

FONTE: https://www.logisticanews.it/magazzino-quanto-mi-costi-aumentano-gli-affitti-del-mercato-logistico/


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